Questo articolo fa parte della NIS2 Awareness - Dettagli tecnico/operativi sulla Direttiva UE 2022/2555 (NIS2)

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  1. NIS2: Obblighi, Scadenze e Strategie per la Sicurezza Aziendale
  1. NIS2 Explained: Cybersecurity Compliance for European Organizations
  1. Conformità NIS2: Il Ruolo Strategico del Consulente Cybersecurity

Gran parte della responsabilità in un’architettura informatica sta nell’assicurarsi che ogni servizio, microservizio o porzione di codice sia concepita in modo tale da resistere agli attacchi e alle vulnerabilità più comuni. Questo implica un approccio olistico che comprenda tanto le prassi di secure coding, quanto la corretta configurazione dei sistemi operativi e, naturalmente, la gestione delle reti e dei flussi di dati.

Sul piano strategico, ciò significa avviare iniziative di DevSecOps, dove la sicurezza non è più un passaggio finale prima del rilascio in produzione, ma un filo conduttore costante, presente in ogni fase dello sviluppo: dalla concezione delle specifiche di progetto fino alla manutenzione post-rilascio.

Indice

  1. Evoluzione dell'Infrastruttura IT e le Nuove Sfide
  2. Risk Assessment e Approccio End-to-End
  3. DevSecOps: Integrazione della Sicurezza nello Sviluppo
  4. Gestione dei Dati e Protezione delle Informazioni
  5. Security Awareness e Formazione del Personale
  6. Monitoraggio, Logging e Incident Response
  7. Verso una Sicurezza Informatica Olistica

Evoluzione dell'Infrastruttura IT e le Nuove Sfide

L’industria IT evolve rapidamente: se un tempo un’architettura LAMP (Linux, Apache, MySQL, PHP) ben configurata poteva bastare, oggi ci si trova ad affrontare scenari complessi con cluster di container orchestrati, pipeline CI/CD che eseguono test di sicurezza automatici e ambienti ibridi tra on-premises e cloud.

In questo contesto, la Direttiva NIS2 impone nuovi obblighi, sottolineando la necessità di resilienza dei sistemi, capacità di prevenzione e gestione degli incidenti, e la mappatura attenta dei servizi essenziali e dei flussi di dati. Per affrontare questa sfida, le competenze tecniche non possono limitarsi alla conoscenza dei linguaggi di programmazione, ma devono includere anche la gestione della sicurezza a livello di rete, sistemi operativi e policy aziendali.

Risk Assessment e Approccio End-to-End

Una falla può emergere da un'iniezione SQL non protetta, da un servizio esposto con credenziali predefinite, da un sistema operativo non aggiornato o da un firewall mal configurato. Per questo motivo, non basta specializzarsi nello sviluppo di software o nella configurazione dei server: è necessario un approccio end-to-end che consideri ogni fase del ciclo di vita dell’infrastruttura IT.

Le metodologie di Risk Assessment, fondamentali per la conformità alla NIS2, permettono di:

  • Identificare le vulnerabilità critiche nei sistemi;
  • Definire strategie di mitigazione adeguate;
  • Prioritizzare gli interventi sulla base dell'impatto aziendale;
  • Progettare un piano di sicurezza scalabile e sostenibile nel tempo.

Un Consulente Cybersecurity esperto è essenziale in questo processo, perché riesce a collegare le esigenze tecniche con gli obblighi normativi e strategici aziendali.

DevSecOps: Integrazione della Sicurezza nello Sviluppo

Le pipeline CI/CD moderne devono includere test di sicurezza automatizzati, tra cui:

  • SAST (Static Application Security Testing), per rilevare vulnerabilità a livello di codice;
  • DAST (Dynamic Application Security Testing), per testare le applicazioni in esecuzione;
  • IAST (Interactive Application Security Testing), per combinare analisi statica e dinamica.

In parallelo, anche l’infrastruttura deve essere sottoposta a controlli di conformità, con strumenti come Ansible, Chef o Puppet, per garantire che i pacchetti installati, i permessi di accesso e le regole del firewall siano sempre in linea con le policy aziendali.

L’approccio agile alla sicurezza permette di integrare piccoli miglioramenti continui, evitando di accumulare technical debt in ambito cybersecurity e riducendo il rischio di vulnerabilità strutturali nel tempo.

Gestione dei Dati e Protezione delle Informazioni

Nel momento in cui i volumi di informazioni aumentano, diventa cruciale comprendere:

  • Dove vengono immagazzinati i dati;
  • Quali criteri di cifratura vengono applicati;
  • Chi può accedervi e in quale forma;
  • Come garantire la continuità operativa e il disaster recovery.

Avere competenze su database come MySQL e PostgreSQL non significa solo saper scrivere query efficienti, ma anche:

  • Configurare la replica e il clustering;
  • Gestire backup e restore in ottica di disaster recovery;
  • Applicare politiche di data retention conformi alle normative GDPR e NIS2.

La protezione dei dati “a riposo” e “in transito” diventa un requisito imprescindibile, soprattutto con l’adozione di soluzioni cloud, dove è essenziale impostare correttamente:

  • IAM (Identity and Access Management);
  • Virtual Private Cloud (VPC);
  • Firewall di livello applicativo e bilanciatori di carico sicuri.

Security Awareness e Formazione del Personale

Anche il miglior firewall e il più sofisticato sistema di intrusion detection possono essere resi inefficaci da un errore umano. L’85% degli attacchi informatici ha origine da un'azione involontaria o una disattenzione del personale (phishing, social engineering, cattiva gestione delle credenziali).

Per questo motivo, un efficace Security Awareness Training prevede:

  • Corsi di formazione pratici su attacchi comuni e contromisure;
  • Simulazioni periodiche di phishing per testare la reattività degli utenti;
  • Sessioni di aggiornamento costanti per mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza.

Un Consulente Cybersecurity può progettare e implementare programmi di formazione personalizzati, riducendo drasticamente il rischio di incidenti causati da errore umano.

Monitoraggio, Logging e Incident Response

Un’azienda conforme alla NIS2 deve poter monitorare in tempo reale gli eventi critici e rispondere tempestivamente agli incidenti. Strumenti come ELK Stack (ElasticSearch, Logstash, Kibana) o soluzioni cloud (AWS CloudWatch, Google Stackdriver) permettono di:

  • Raccogliere e analizzare log centralizzati;
  • Individuare anomalie e tentativi di intrusione;
  • Correlare eventi sospetti e attivare alert automatici.

Parallelamente, un piano di Incident Response ben strutturato include:

  • Procedure chiare per il contenimento di una minaccia;
  • Piani di comunicazione con le autorità competenti;
  • Simulazioni periodiche per testare l'efficacia della risposta.

Verso una Sicurezza Informatica Olistica

Il panorama IT è in costante evoluzione e la sicurezza non può più essere un elemento accessorio o una fase finale del processo di sviluppo. La Direttiva NIS2 impone un cambio di mentalità: la sicurezza deve essere integrata, trasversale e proattiva.

Le competenze tecniche richieste non si limitano più a un singolo linguaggio di programmazione o a un framework: includono la conoscenza di container, microservizi, gestione delle identità, logging, monitoraggio e risposta agli incidenti.

Un approccio DevSecOps, una solida Security Awareness, un costante Risk Assessment e un efficace Incident Response Plan sono oggi elementi indispensabili per qualsiasi organizzazione che voglia garantire la continuità operativa e proteggere i propri dati e servizi critici.

Alla fine, tutto si riduce alla consapevolezza: la sicurezza non è uno stato, ma un processo continuo di miglioramento e adattamento alle nuove minacce. E solo con una visione olistica e un aggiornamento costante si può costruire un’infrastruttura IT realmente resiliente e sicura.